ENERGIA ELETTRICA IN ESTATE: COSA SUCCEDE?

   LA RETE ELETTRICA

Innanzitutto, come è fatta una rete di distribuzione energia elettrica cittadina?

RetiPiù gestisce la rete di distribuzione della città di Seregno, che è alimentata da una cabina primaria di trasformazione alta tensione (AT)/media tensione (MT) interconnessa con il sistema di trasmissione nazionale (gestito da Terna) da cui si diramano 10 linee primarie di media tensione a 15kV.

La rete di media tensione (MT) si sviluppa per 83 km di cui solo 2 km sono in linea aerea con cavo nudo e tutto il restante interrato con cavi protetti. La rete MT è suddivisa in 10 linee principali (quelle in partenza dalla cabina primaria) e 6 linee secondarie che partono da due cabine MT/BT per questo dette nodali in quanto elementi chiave della distribuzione, ripartendo la rete MT.

BLACK-OUT

Un black-out, per i disagi che provoca, richiama sempre l’attenzione, anche se le dimensioni dei disservizi possono variare molto, a seconda dei livelli di tensione coinvolti.

I guasti sulle reti di distribuzione in media e in bassa tensione possono causare disalimentazioni a carattere locale: ad esempio, un quartiere cittadino o una zona più ampia. Il ripristino avviene riparando i componenti danneggiati o, se possibile, isolando il tratto guasto e alimentando il carico interessato dal disservizio attraverso un percorso di rete alternativo.

Ma se le reti sono costantemente manutenute e controllate, perché ci sono dei black-out?

Per rispondere a questa domanda occorre chiamare in causa complessi fattori ambientali, tecnici, e tecnologici. Seppure, sotto certi aspetti, ogni disservizio faccia storia a sé, in molti casi esistono dei denominatori comuni sulle cause e le modalità dei black-out. Essi sono conseguenza del distacco dalla rete elettrica di componenti essenziali, dovuta a guasti o ad altri fenomeni che comportano la violazione dei limiti di sistema.

Possiamo sintetizzare e generalizzare le cause dei black-out in:

  • un'eccessiva richiesta di energia i sulla rete elettrica, protratta nel tempo e dovuta a condizioni climatiche particolari quali i picchi di calore,

  • un problema tecnico verificatosi in una parte dell’impianto di distribuzione dell’energia elettrica sul territorio a causa di rotture o danneggiamenti.

Le infrastrutture attuali, infatti, sono state progettate negli anni 70 e 90 per condizioni climatiche e di utilizzo sostanzialmente diverse rispetto a quelle registrate negli ultimi anni. 

Per effetto dei cambiamenti climatici e il conseguente aumento delle temperature, il maggior utilizzo dei condizionatori crea picchi di consumo nei mesi estivi, che surriscaldando i cavi delle linee elettriche, possono provocare i black-out.

Diciamo subito che il punto su cui si focalizza l’attenzione in questo caso sono i “giunti” o “muffole”: ovvero quegli strumenti che servono a unire le tratte di cavo elettrico che percorrono la città.

Pur essendo studiati per resistere alle sollecitazioni del clima e della rete, le “muffole” restano i punti più deboli della rete e anche quelli su cui i tecnici sono costretti ad intervenire più spesso: proprio lì, infatti, si concentra la maggior parte degli interventi di manutenzione.

È per questo motivo che li sentiamo nominare cosi spesso quando c’è una interruzione di corrente in città.

 

 

COME INTERVENIAMO QUANDO CAPITA UN BLACK-OUT?

Probabilmente a tutti sarà capitato di subire un piccolo black-out: la corrente della propria abitazione è andata via (tutte le luci e i dispositivi elettronici) per poi essere ripristinata qualche minuto dopo, prima ancora di poter accendere  una torcia .

Quando, a causa della natura del guasto, i dispositivi di richiusura non riescono a riportare la corrente sulla linea, si rende necessario un intervento manuale. Si può dire che è in corso un black-out se l'alimentazione è stata interrotta per oltre tre minut.

in questo caso i tecnici di RetiPiù sono già per strada per riparare il guasto alle linee.

Un’improvvisa interruzione di energia elettrica priva i cittadini dei servizi essenziali provocando gravi disagi.

I tecnici di RetiPiù sono consapevoli di questo disagio e operano per ridurre al minimo i tempi di eventuali black-out, per questo il servizio di pronto intervento di RetiPiù è attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno.

I tecnici di RetiPiù ricevono in tempo reale dal sistema di telecontrollo l’allarme che segnale un guasto sulla rete di distribuzione.

Ricevuto l’allarme un tecnico si reca immediatamente presso la centrale di Telecontrollo di RetiPiù per individuare il guasto ed isolarlo effettuando le opportune manovre di sezionamento della rete e delle cabine.

Un altro tecnico nel frattempo interviene sul campo per effettuare manualmente eventuali manovre non gestibili dal sistema di telecontrollo.

Nei casi di guasti che interessano parti di impianto delle cabine di trasformazione è necessario attivare una o più squadre operative, che intervengono per sostituire la parte danneggiata.

Normalmente un black-out per essere risolto e riconnettere tutte le utenze, richiede da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 90 minuti, in funzione del tipo di guasto rilevato.

 

 

ALCUNI CONSIGLI POSSONO AIUTARE

Come comportarsi durante un black out? 

Ecco alcuni suggerimenti per ridurre i disagi

 

Cosa si può fare per contribuire a ridurre i black-out? (e anche… per ridurre le bollette elettriche che in estate sono sempre elevate?)

Il primo oggetto da esaminare è ovviamente il condizionatore. Questo elettrodomestico infatti, pur offrendoci un bel sollievo dall’afa estiva, è anche il principale “imputato” dell’aumento dei consumi di energia elettrica. Per utilizzarlo al meglio, sfruttandone i benefici e minimizzando invece le conseguenze negative, esistono una serie di raccomandazioni: